Biography
Il Molino di Grace: sembra il titolo di una fiaba e invece é il nome di un’azienda agricola di Panzano in Chianti. Si chiama così perchè il titolare é un imprenditore americano di nome Frank Grace, che vive tra San Francisco e Londra e perchè, situato proprio di fianco alla cantina, sorge uno storico mulino a vento del 19° secolo. I vigneti esistono in quel luogo da circa 350 anni, tuttavia quando Grace acquistò i terreni, nel 1995, l’azienda non esisteva: le uve venivano vendute ai produttori locali. A Panzano, dove lui e la moglie Judy possiedono 53 ettari di boschi e vigneti, ci va tutte le volte che può, ma non si sarebbe avventurato a fare il produttore vinicolo se non avesse potuto contare su Gerhard Hirmer, un banchiere tedesco che a 40 anni ha lasciato il mondo finanziario per trasferirsi nel Chianti, dove ha messo a frutto la sua passione per il vino e la sua cultura enologica occupandosi di un vigneto proprio e aiutando alcuni stranieri a diventare produttori. Con il suo aiuto, Grace ha restaurato le vecchie vigne, ne ha impiantato di nuove e, utilizzando le rovine di un vecchio fienile, ha creato una modernissima cantina che ha aperto le sue porte nel 1999. Nel frattempo, la superficie vitata é andata incrementandosi grazie a ripetute acquisizioni, l’ultima delle quali, avvenuta nel marzo 2006, ha portato all’integrazione dell’azienda agricola Castello di Montefioralle di Greve in Chianti A oggi l’estensione dei vigneti ha raggiunto i 45 ettari: 41 in proprietà, 4 in affitto. Grande collezionista d’arte e mecenate, Frank Grace ha fatto del Molino di Grace un vero e proprio museo a cielo aperto, senza che ciò gli abbia impedito di affermarsi con rapidità mai vista tra i produttori vinicoli di qualità. I suoi vini sono nati con la preziosa consulenza dell’enologo Franco Bernabei: tre Chianti Classico e un SuperTuscan. Vini provocatori: più che un SuperTuscan, il Gratius sembra un SuperChianti, visto che é ottenuto da uve di sangiovese in purezza, mentre il Chianti Classico Riserva Il Margone ha tutta l’aria di un SuperTuscan, dato che nella sua composizione entrano uve di cabernet sauvignon in percentuale del 30%. E sono vini prodotti e imbottigliati utilizzando materiali biologici ed ecosostenibili sia in vigna che in cantina.