Biography
Lo chiamano “banchiere di vino”, ma Gianni Zonin, il maggiore imprenditore privato italiano delle vigne, ha accettato di presiedere la Banca Popolare di Vicenza per spirito di servizio, e ne é rimasto alla guida grazie ai brillanti risultati ottenuti. Ma non lo ha fatto per passione: la sua vocazione é e resta la terra. Diplomato in enologia e laureato in giurisprudenza, dirige l’azienda familiare, a Gambellara, provincia di Vicenza, dal 1967, quand’é diventata società per azioni e lui ne é stato nominato presidente a soli 29 anni. Si deve alle sue intuizioni se l’impresa, fino allora esclusivamente vinicola, ha puntato da quel momento sui vigneti di proprietà come strumento per fare qualità, con la graduale acquisizione di grandi aziende agricole nelle regioni a maggior vocazione enoica, dal Friuli alla Toscana, dal Piemonte alla Lombardia, dalla Puglia alla Sicilia. Cosicchè la Zonin é diventata un gruppo che al grande stabilimento vinicolo di Gambellara affianca nove tenute di proprietà, otto in Italia e una in Virginia, negli Stati Uniti d’America, per complessivi 1.800 ettari di vigneto, dando lavoro a 350 dipendenti e producendo 23 milioni di bottiglie all’anno. La filosofia della Zonin é che la vera sfida non é quella di produrre vini buoni in piccole quantità a prezzo (necessariamente) elevato, ma di produrli in volumi tali che grazie a un prezzo più accessibile possano essere bevuti da un numero elevato di consumatori. Gianni Zonin questa sfida l’ha vinta: l’Acciaiolo, maestoso assemblaggio di sangiovese e cabernet sauvignon che produce a Radda in Chianti nell’azienda Castello d’Albola, é uno dei SuperTuscan di personalità più spiccata, e il Deliella, affascinante Nero d’Avola del Feudo Principi di Butera, uno dei vini di maggior prestigio della Sicilia.