Biography
Il nome Donnafugata, letteralmente “donna in fuga”, fa riferimento alla storia della regina asburgica Maria Carolina, consorte di Ferdinando IV di Borbone, che ai primi dell’800 fuggì dalla corte di Napoli per l’arrivo delle truppe napoleoniche di Murat e si rifugiò in Sicilia, nel cuore del Belice.
Fu poi lo scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nel suo famoso romanzo Il Gattopardo, a indicare con il nome di Donnafugata i possedimenti di campagna del Principe di Salina.
L’Azienda Donnafugata nasce in realtà da una famiglia che da 150 anni ha fortemente creduto nelle straordinarie potenzialità enologiche della propria terra di origine.
Giacomo Rallo e la moglie Gabriella, siciliani Doc entrambi e convinti che per crescere e migliorare bisogna sempre essere aperti al cambiamento, nel 1983 hanno dato vita a un nuovo progetto, un’avventura imprenditoriale che prendendo l’avvio dalle storiche cantine di famiglia a Marsala e dalle vigne di Contessa Entellina, approdasse anche sull’Isola di Pantelleria per produrre vini improntati alla ricerca della qualità estrema.
Ai genitori oggi si sono affiancati nella gestione dell’azienda anche i figli, Josè ed Antonio, cosicchè l’azienda soprattutto negli anni più recenti ha fortemente accelerato il passo divenendo uno dei nomi simbolo della rinascita dell’enologia siciliana.
Un progetto che, puntando sulla cura maniacale dei particolari, potesse condurre verso obiettivi sempre più avanzati, valorizzando il territorio nel rispetto assoluto dell’ambiente e della tipicità siciliana.
A questa filosofia si sono ispirati a maggior ragione nella produzione dei propri vini di punta, i Cru di Contessa Entellina e di Pantelleria.
Il Mille e Una Notte é un rosso ottenuto dall’assemblaggio di nero d’Avola con piccole aggiunte di uve autoctone, dall’impenetrabile colore rosso rubino, avvolgente al naso e di buona struttura in bocca, il Vigna di Gabri é invece un bianco profumato, ansonica 100%, così chiamato perchè fortemente voluto da Gabriella Rallo, una delle più riuscite espressioni di ansonica in cui risaltano perfettamente le tipiche peculiarità di questo vitigno le cui non trascurabili potenzialità sono state in tempi recenti giustamente rivalutate.
E infine il Ben Ryé, figlio del vento in arabo, Passito di Pantelleria Doc, profondo e di grande complessità, é da tempo il fiore all’occhiello dell’azienda, e denota la sua straordinaria personalità e profondità fin dal colore giallo ambrato di una lucentezza straordinaria