Biography
Col d’Orcia é una delle pochissime aziende vitivinicole di Montalcino che possono fregiarsi dell’aggettivo storico, in quanto già nel lontano 1933 presentava già ben tre annate di Brunello lungamente affinate alla prima Mostra dei Vini d’Italia che si tenne a Siena. Dal 1973 é di proprietà della famiglia piemontese oggi condotta dal conte Francesco Marone Cinzano, coadiuvato da Edoardo Virano che la funzione di amministratore delegato.
L’azienda, che ha un superficie di centinaia di ettari, é situata sul versante meridionale del Monte di Montalcino, l’area meglio esposta la sole, che é compresa tra il piccolo borgo di Sant’Angelo in Colle (frazione di Montalcino) e il fiume Orcia. I vigneti, quasi tutti rinnovati negli ultimi anni sono stati impiantati con la collaborazione dell’Università di Milano per la selezione delle zone migliori (con uno studio detto appunto di zonizzazione) e con l’Università di Firenze per la selezione clonale dei vitigni. La vinificazione segue criteri antichi che la moderna ricerca ha confermato essere ottimali per la produzione del Brunello di Montalcino: lunga macerazione a contatto delle bucce per almeno 25 giorni (che favorisce la completa estrazione dei polifenoli), a questa fa seguito un lungo affinamento in piccole botti di rovere che si protrae per tre anni, o per quattro per le riserve.
Molto interessanti sono il Rosso di Montalcino e il Brunello di Montalcino “normale”.
La punta di diamante resta tuttavia il Brunello Poggio al Vento Riserva che nasce nell’omonimo vigneto impiantato nel 1973, un Brunello che si produce solo nella annate migliori, che é considerato una pietra miliare, un rosso imponente, granitico, complesso ma di grande eleganza, con tannini finissimi e di una impressionante longevità. Tra gli altri vini della gamma merita una citazione l’Olmaia, un cabernet in purezza che serve a dimostrare come il terroir di Montalcino si presti ottimamente a ospitare vitigni alloctoni, ottenendo vini di grande levatura. Molto valido anche il Nearco, riuscito mix di merlot, syrah e cabernet, molto intenso e speziato. Infine ma non ultimo, il piacevolissimo e seducente Moscadello di Montalcino, un vino dolce da servire a fine pasto.